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Straordinario successo della Notte per la Cultura nelle vie del centro storico.

6 Agosto 2016 Articoli per SenzaPatti Interviste


Serata -anzi nottata – indimenticabile, a detta di molti, quella di ieri, 5 agosto 2016. Tale è anche il mio personalissimo pensiero; ho infatti potuto toccare con mano, girando fra i vari quartieri interessati dalla “Notte per la Cultura“, le straordinarie potenzialità di una parte di territorio urbano per lungo tempo rimasto ai margini della vita cittadina e che, invece, se “coltivato” come è stato coltivato per questo evento da “Officina delle Idee” e dall’”Indiegeno Fest“, può essere il miglior viatico per un rilancio socioculturale ed economico dell’intera Città di Patti.
Cosa mi fa essere così entusiasta? I presidi di raccolta firme organizzati dall’associazione di promozione sociale alla Porta San Michele e al Comune gremiti, nella assoluta impossibilità di registrare tutti gli intervenuti e ancora, l’entusiasmo delle persone, degli artisti coinvolti, delle attività commerciali, degli amministratori e degli organizzatori. Sinergie rare da trovarsi ma che, una volta trovate, regalano risultati importanti come quelli della scorsa notte.
Un successo che va oltre ogni più rosea aspettativa quello registrato dalla settima edizione di “Notte per la Cultura”, non solo per l’impressionante numero di intervenuti (la maggior parte dei quali turisti); tanto da costringere gli organizzatori a prolungare ogni singolo evento e da sbalordire persino qualcuno degli amministratori presenti che ha dichiarato di non aver mai visto un centro storico così vivo, ma, soprattutto, per la forte carica propulsiva, per un’impronta chiara che tale manifestazione ha voluto dare allo sviluppo di un possibile percorso di rilancio dei nostri antichi quartieri tutto all’insegna dell’arte, della cultura, della musica e della gastronomia tradizionale. Un’impronta importante dicevo, che non potrà essere ignorata da chi vorrà seriamente riqualificare l’area e diversificare, arricchire, in tal fatta, anche l’offerta turistica pattese.
Ed in effetti, per una notte – quella del 5 agosto 2016, che certamente resterà negli annali della storia locale – passeggiando per il centro storico di Patti sembrava proprio di essere in una delle tante rinomate località turistiche italiane nell’ora di punta.
Una boccata d’ossigeno per questi luoghi che per lunghi anni (specialmente a seguito del terremoto del 17 aprile 1978) hanno sofferto una massiccia desertificazione. Monumenti restaurati, edifici storici aperti al pubblico e resi vivi da perfomances poetiche, istallazioni artistiche, mostre fotografiche, collettive di pittura, degustazioni di prodotti tipici, guide preparate e pronte a descrivere minuziosamente ogni angolo del percorso ed un grande concerto finale che, con la musica tradizionale, ha scatenato le danze per ore, hanno riempito di entusiasmo i convenuti. Persino il pre-evento al planetario del parco “Robinson”, nonostante la buonora (le 19, in Sicilia, ad agosto, si sa, sono solitamente dedicate ancora ai bagni a mare), ha registrato il tutto esaurito, con ingressi scaglionati in trenta visitatori a turno che si sono protratti ben oltre l’ora dall’orario di chiusura previsto.
Grande l’entusiasmo, naturalmente, anche da parte degli organizzatori, degli artisti intervenuti e delle attività commerciali che hanno preso parte alla manifestazione.
Significative, a tal proposito, sono state le testimonianze del presidente di “Officina delle Idee” Salvatore Sidoti e del patron dell’ “Indiegeno Fest” Alberto Quartana.

E’ stata veramente una grandissima serata – esordisce Salvatore Sidoti – ed io non mi aspettavo questo straordinario successo di pubblico. Notte per la cultura, devo dire la verità, ha sempre avuto un notevole apprezzamento, ma questa notte ha avuto un apprezzamento ancora superiore rispetto a tutte le precedenti sei edizioni. Siamo molto contenti – prosegue Sidoti con orgoglio – come Officina delle Idee perché la gente ha apprezzato, i turisti hanno apprezzato questa manifestazione. E’chiaro, il risultato non è merito solo nostro ma è merito dei tantissimi volontari, delle aziende, dell’Amministrazione Comunale e di tutti quelli che ci hanno dato una mano per realizzare la manifestazione ed è sicuramente merito anche dell’Indiegeno Fest perché con la musica di qualità che ci ha portato ha arricchito la notte per la cultura. Noi abbiamo progettato la notte in funzione di Indiegeno Fest, abbiamo sposato appieno il tema dei migranti e devo dire che i convenuti hanno veramente gradito. I ringraziamenti in questi casi – continua il presidente di Officina delle Idee – certamente sono lunghissimi; io voglio fare solamente alcuni nomi perché mi sembra doveroso: l’Associazione Artisti per Caso, la libreria Capitolo 18, la libreria Linus, l’Azienda Di Blasi, la Tenuta Gatti, che hanno impreziosito questa notte. Non possono poi mancare i miei ringraziamenti a tutti i ragazzi di Officina delle Idee che – io lo dico sempre durante la notte per la cultura – non fanno questa cosa per miestiere; tutti noi lo facciamo perché amiamo questa città, amiamo il territorio del centro storico pattese e questa risposta va oltre la risposta che speravamo, oltre le nostre aspettative. Sono molto contento e molto soddisfatto. Secondo me le persone hanno apprezzato il fatto che, rispetto alle edizioni precedenti, la camminata sia stata più breve – perché, chiaramente, non potevamo arrivare troppo tardi ad ascoltare questi due bravissimi artisti che sono Francesca Incudine e Totò Toralbo & i Minmali che si stanno esibendo ancora adesso – però molto più ricco di eventi. Suggestiva all’inverosimile è stata la rappresentazione di Valentina Martino e dei suoi collaboratori al convento di San Francesco. Valentina ci ha regalato momenti decisamente emozionanti; è riuscita, grazie alle letture, al libro di Laura Costantino, a rievocare le sensazioni che purtroppo tanti migranti che affrontano il Canale di Sicilia vivono. Sicilia che spesso dà speranza a queste persone che lasciano l’Africa e si avvicinano verso l’Europa ma che spesso è anche una tomba; molti non riescono ad affrontare il viaggio, anche a causa di questi scafisti che sono dei mercenari e molto spesso li abbandonano in mezzo al mare. Questo progetto con Emergency è sicuramente un progetto meritorio e noi siamo stati felicissimi – conclude Sidoti – di sposare questa causa.

Dello stesso tenore sono le parole di Alberto Quartana.

Due serate meravigliose – riferendosi anche alla serata precedente; quella d’esordio dell’Indiegeno Fest a marina di Patti – bellissime e la gente ha risposto benissimo. Sono venuti numerosi e con grande entusiasmo ed è ciò che serve; dare entusiasmo alle persone per far capire che un cambiamento è in atto dal punto di vista culturale e del progetto di valorizzazione di questo territorio. Trova questa nuova temperie culturale meravigliosa e devo dire che devo ringraziare l’Associazione Officina delle Idee e Salvatore Sidoti in particolare e anche la PFM con Filippo Rizzo che ci hanno dato una spinta d’incoraggiamento per fare un progetto ambizioso. Io penso che noi insieme, in questi anni, possiamo costruire veramente qualcosa di nuovo per questo territorio, dal punto di vista culturale e quindi anche turistico, perché la cultura porta turismo. Noi ci siamo sul territorio con un evento penso importante, facciamo una settimana di cose che portano novità e le portiamo in posti meravigliosi che sono novità anche per i siciliani stessi. Il nostro obiettivo è duplice, una spinta verso la conoscenza degli artisti e una spinta verso la conoscenza del territorio meraviglioso che abbiamo. Domani ci sarà una tappa a Salina, che non è “fuori” per quanto mi riguarda perché il Golfo di Patti penso che comprenda anche le Isole Eolie; basta affacciarsi da qualunque punto del litorale e accorgersi che abbiamo quelle meraviglie che sono raggiungibili in quaranta minuti anche con un motoscafo piccolo. L’importante è far capire anche alla gente che viene qui e che vive questo territorio che ha di fronte anche una meraviglia e che anche in giornata può fare uno spostamento, vedere le Isole e tornare indietro. A questo territorio appartiene anche quello che vediamo di fronte. Portiamo anche un artista importante, Renzo Rubino, un giovane artista che ha anche vinto Sanremo, che ha una storia importante, un ragazzo che ha voglia anche di condividere un progetto; noi abbiamo scelto tutti artisti con queste esigenze, con la voglia di condividere.

Al termine dell’evento abbiamo raccolto brevemente anche le testimonianze dei due artisti esibitisi in piazza San Biagio.
Notevole la soddisfazione di Francesca Incudine che così esordisce:

Questo è Indiegeno! La filosofia di Indiegeno è questa; la musica che si incontra, nelle strutture e nelle lingue diverse, annulla le distanze e i tempi. Quindi suonare insieme alla fine di questa serata è stato come se ci conoscessimo da sempre, la musica ha questo potere. Io sono felicissima di avere suonato, di avere partecipato a questa serata, alla Notte per Cultura, alla seconda serata dell’Indiegeno e spero che le altre serate di Indiegeno vadano altrettanto bene.

Simili le dichiarazioni di Totò Toralbo che ci dice:

Il pubblico era molto caloroso; noi abbiamo fatto un intervento anche insieme a Francesca. Musica tradizionale all’insegna dei dialetti. C’è questa forte riscoperta della nostra tradizione, delle nostre culture che sono da sempre gemellate sotto un regno ed ancora oggi è giusto che si fondano in queste manifestazioni bellissime. Indiegeno fest è una grande festa della musica, io ci sono stato da spettatore negli anni passati; quest’anno ritorno a suonare qui a Patti, oggi siamo andati al mare, abbiamo goduto di tutte le bellezze della città e quindi, diciamo, oltre alla musica, in queste belle serate godetevi anche il territorio. Musica e territorio, cibo, tradizioni, culture, va tutto insieme, di pari passo; quindi dobbiamo riprendere ciò che è nostro e riportarlo alla ribalta. E’la nostra storia che torna a vivere.

L’entusiasmo è paplpabile in qualsivoglia intervento, le energie e gli entusiasmi sono ancora fervidi e spero vivamente che tale successo possa portare ad un raddoppio degli sforzi per replicare in breve tempo questo meritato successo, senza dover aspettare un altro anno. In verità la mia speranza sarebbe quella di vedere il centro storico così attivo in ogni fine settimana, coi tanti bei edifici di cui disponiamo gremiti d’arte e di vita, con le nostre piazze strappate alle vetture e restituite alle persone, alla socialità.


Armando Di Carlo

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