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Luci ed ombre al San Francesco

5 Febbraio 2012 Articoli per Il Gazzettino del Tirreno


Non è il titolo di un evento, non si tratta nemmeno dei chiaro-scuri dell’imbarazzata presentazione dell’ottimo prof. Arnaldo Colasanti. Le luci sono quelle ancora accese dei neon dell’ex convento e delle sculture luminose del Lodola, tristemente, penosamente e inutilmente ammiccanti da dietro le finestre del San Francesco. Le ombre sono quelle ingombranti di un totale insuccesso della manifestazione, sono quelle dei pietosi silenzi calati sull’iniziativa all’indomani dell’inaugurazione che, al contrario, fu così entusiastica e ricca di aspettative. Ma le ombre sono anche quelle di chi si interroga su certi meccanismi decisionali degli enti pubblici e delle aziende private che si sono gettate a testa bassa, anima e corpo, in questa iniziativa che, vista l’inconsistente programmazione, non poteva che risolversi con un totale insuccesso. Oggi, 5 Febbraio, è il giorno previsto per la chiusura della mostra e, dunque, correva l’obbligo di tracciare un bilancio. Ci sarebbe piaciuto vedere per le vie del nostro centro storico uno stuolo di visitatori impazienti di visitare le mostre o gli eventi che le nostre importanti ed imponenti strutture consentivano di accogliere nel migliore dei modi; eppure tutto ciò, per la nostra amarezza, non è avvenuto, forse per via di una certa mentalità dell’improvvisazione, per un’assurda arte dell’arrangiarsi senza programmare, o, ancora, forse per una smania dell’apparire, magari di sentirsi “gli uomini del fare”, pessimo retaggio che l’ultimo ventennio ci ha lasciato in eredità.
Speriamo per il futuro in più avveduti ed oculati investimenti sia da parte dei privati che di chi amministra la cosa pubblica a livello locale, soprattutto tenendo in considerazione la non facile situazione economica del periodo, altrimenti sarà veramente dura uscire dalla crisi, che, anzi, potrebbe aggravarsi per via di certe scelte infelici.
Ci chiediamo quanto sia costata ( e quanto continui a costare ) l’illuminazione continuativa della struttura e chi debba pagare il tutto, considerato anche e soprattutto l’allarmato “appello ai cittadini invitandoli a pagare, poiché il Comune difficilmente potrà continuare ad anticipare queste somme”. Adesso è tempo che le luci si spengano e che si cali il sipario su questa “avventura” artistica, è tempo di ricominciare, magari programmando per tempo, investendo in promozione e ricordandosi sempre che gli eventi vanno sempre organizzati tenendo conto della domanda da parte dei potenziali clienti, che in questo caso dovevano essere ( e ovviamente non sono stati ) i turisti dell’arte. Ci domandiamo che fine abbia fatto e cos’abbia da dire il membro dello staff del Sindaco artefice dell’iniziativa. Cerchiamo di dare una frenata a questo parapiglia e a questo ingarbugliato valzer di esperti e di incarichi. E’ tempo che si realizzi nei fatti e non con le parole quanto dichiarato dal primo cittadino nell’appello sopra citato: “Come all’interno di una famiglia un buon padre sceglie quello che è meglio per i propri figli, così anche all’interno della Casa comunale bisogna scegliere ciò che è meglio per l’intera collettività. Potevamo utilizzare quelle somme per realizzare opere, per momenti ricreativi, per feste, lasciando però la Città sommersa dai rifiuti. Abbiamo ritenuto invece più importante che i rifiuti prodotti dai nostri concittadini venissero trasportati in discarica anziché rimanere sulle strade. Comprendiamo che i cittadini sono esasperati dall’aumento dei costi della vita, ma se si vogliono determinati servizi bisogna anche farsene carico. A differenza di chi invita sempre a non pagare, l’Amministrazione comunale – ha proseguito Aquino – ha predisposto un apposito sportello dove i cittadini possono rivolgersi, gratuitamente, per avere chiarimenti, per comprendere se la fattura loro recapitata è corretta o riporta dati o importi errati. Riteniamo che prima di tutto bisogna dare priorità a queste cose. Festeggiare il Natale, fare festa a carnevale e tanti altri momenti per lo stare insieme, cerchiamo di assicurarli, chiedendo la collaborazione di tutti, magari con minori risorse rispetto al passato, ma sempre in modo dignitoso, e crediamo che con il cartellone delle manifestazioni natalizie tutto ciò si sia visto.”

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