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L’INTERVISTA – Armando Di Carlo conversa Gilda Buttà e Luca Pincini

18 Marzo 2013 articoli per Scomunicando.it Interviste Musica e Danza


Caricato nella categoria Musicando da admin il 18/03/2013

Si è tenuta stamane, nella Sala Consiliare del Comune di Patti, la conferenza stampa di presentazione del concerto “4 Italian Oscars” di Luca Pincini e Gilda Buttà che si terrà alle 21:15 presso il Teatro Comunale “Beniamino Ioppolo”.

In una lunga e cordiale conversazione con la stampa locale, i musicisti Gilda Butà e Luca Pincini, il Primo Cittadino Mauro Aquino e la Direttrice Artistica Anna Ricciardi, hanno svelato non solo tutti i retroscena dell’attesissimo ritorno del duo artistico, ma anche raccontato il prezioso impulso che i due artisti hanno avuto nello sviluppo del progetto culturale portato avanti dalla stessa Ricciardi e di quanto sia forte il legame che ormai si è istaurato fra i protagonisti di questa “primavera pattese”.
Un’occasione unica per noi cronisti per fare il punto della situazione e poter avere un quadro completo della situazione culturale e dei progressi che in tale chiave si stanno compiendo.
Si è spaziato a 360° da tematiche più strettamente legate al territorio e al suo sviluppo artistico/musicale, dai programmi musicali locali degli anni 70, dai concerti nella scuola elementare col pianoforte comprato dagli “Amici della musica”, a tematiche di più ampio respiro, come, ad esempio, la scomparsa del maestro Armando Trovajoli; un affetto indelebile per i due, artista rappresentativo di tutto il cinema italiano. “Persona non facile magari, ma che nel tempo riusciva a volere molto bene, in maniera profonda, grandissimo pianista oltremodo” questa la testimonianza commossa che il duo ci regale sul Maestro recentemente venuto a mancare.
Anna Ricciardi spiega poi come molta gente abbia chiesto il loro ritorno poiché l’anno scorso già alle 12 si era registrato il soldout e non si è quindi riusciti a fare entrare tutti.
“Un grande piacere – interviene Ricciardi- al di là della richiesta stessa dei loro fan. Gilda e Luca rappresentano per noi la qualità; due artisti che mi hanno supportato e sostenuto nell’idea di aprire il teatro ad esperienze nuove. Questa cosa mi ha molto incoraggiato, perché avviene in un momento – cosa che la direttrice artistica ha sottolineato più volte nel corso della sua direzione artistica – in cui i teatri chiudono. Che artisti così importanti e legati a Patti ci abbiano supportato è stato un regalo importantissimo.”
Così conclude il proprio intervento la Direttrice Artistica, passando la parola a Luca Pincini che dice: “Bisogna trovare un punto di equilibrio fra ciò che veniva prima imposto e quello che viene somministrato per gli appetiti mediatici della gente; il pubblico va assecondato. Dicevo la nostra progettualità musicale credo si presti, con modestia, a questo genere di opportunità.”
Gilda Buttà racconta invece:”nel programma dell’anno scorso c’era sia del cinema ma anche Chopin, Rachmaninov; abbiamo cercato di dare “pillole”delle cose per dei gusti e palati completamente differenti. Da Pattese io ricordo quello che c’era un tempo; ovvero sia gli amici della musica. Riandando indietro con la memoria, pur non vivendoci, qualche cosa arrivava; c’erano delle figure dentro, locali, tipo Totò Davì, tipo mio padre stesso. Mi sono ricordata, ad esempio, che uno dei maestri di Luca, Franco Maggio Ormezowsky, grandissimo nome, aveva suonato a Patti; con lui, grazie a Luca, ci ho suonato insieme a L’Aquila una settimana fa. Nicolosi, che adesso è un grandissimo pianista classico, mi ha detto l’altro giorno al telefono: “Sai che io il primo concerto della mia vita l’ho fatto proprio a Patti?”. Questa cosa che da due anni va avanti grazie a questi due signori – Gilda Buttà si rivolge qui al Sindaco Aquino e ad Anna Ricciardi – è secondo me molto importante, perché Patti è un luogo colto, ha avuto delle belle occasioni; è bene riuscire a mantenere queste tradizioni. Anche questo “4 Italian Oscars”sulla carta è per un palato, come dire, più tranquillo perché è musica da film, poi nella realtà non è così perché ci sono degli arrangiamenti colti; ci sono due brani per esempio di Ennio Morricone che fanno parte della sua “musica assoluta” perché noi non possiamo, da musicisti, dimenticare che lui è cinema ma è anche altra musica. Altra musica – aggiunge Pincini – che un tempo appariva così dura e anche talvolta impossibile, sta diventando un’abitudine ascoltarla.
Bacalov ha vinto l’oscar per “Il postino”, Piovani per “La vita è bella”, Rota è Fellini e tante altre cose ancora, Ennio non l’ha vinto per un film, 5 nomination ma un Oscar alla carriera; quindi era giusto dare un suo totale, che forse è meno fruibile per certi spettatori.
Anche ne “La Migliore Offerta” di Tornatore (la cui colonna sonora è definita da Pincini un capolavoro con la C maiuscola) se uno va a vedere, non è una colonna sonora melodica, ci sono una serie di cellule che sono estremamente colte è lì si riconosce il Morricone a tutto tondo. Qualcuno del pubblico magari un attimo arriccerà il naso, però è una questione di rispetto per il compositore ( per un lavoratore inesauribile aggiunge Luca Pincini).”
La coppia si sofferma poi a parlare del particolare momento di crisi che anche il settore musicale attraversa, spiegando tutte le difficoltà. Il disco fisico ormai non si vende, è online, però è giusto che esista come tappa mentale; queste cose si fanno giusto per mettere un punto ad un passaggio storico. Parlano anche dei loro progetti in corso e di quelli futuri:”C’è un progetto che è stato aperto qualche anno fa e che continua ad andare avanti di composers; ovvero sia una scatola vuota che sta continuando ad essere riempita da compositori che stanno scrivendo per noi. E’già uscito un composer uno, fra un po’ uscirà un composer due, ma è un progetto aperto. 31 brani di compositori italiani che hanno scritto per noi col loro linguaggio, quindi dal jazz al primo 900 ( c’è anche qualche signore che non è più un “bimbo”).”
Si parla poi del programma della serata, che, oltre ai brani dell’ultimo album, riserverà anche qualche sorpresa e qualche omaggio.
Conclude Aquino: “Ci tengo a sottolineare una cosa; noi abbiamo messo in piedi con Anna un progetto che è un progetto culturale a 360° che mi rendo conto può far storcere il naso a qualcuno perché in momenti come questi – ma voi che seguite il Consiglio Comunale avete avuto modo di ascoltare degli interventi, legittimi per carità, continua il Sindaco – 45mila euro per il teatro ( che poi quando ci daremo appuntamento per la fine della stagione e daremo i numeri, vedremo come non siano 45mila euro ) per qualcuno sono apparsi eccessivi. E’ un progetto culturale importante; Patti,con tutto il rispetto per le altre realtà, è un unicum in questo territorio. Patti è una città di cultura da tantissimi secoli e questa immagine si è appannata negli ultimi anni; vogliamo scuotere un po’ di polvere, riportarla a quei fasti, anche al costo di apparire impopolari. In questo progetto culturale la presenza di Gilda e Luca si iscrive perfettamente, perché rappresenta innanzi tutto un giusto equilibrio fra la musica colta e una musica diciamo più conosciuta, più orecchiabile e quindi più alla portata del grande pubblico, e poi perché Gilda e Luca ( Gilda perché ci è nata, Luca perché è stato “importato”, adottato di ritorno ) rappresentano quella Patti, quelle eccellenze di Patti, che noi vogliamo additare soprattutto alle nuove generazioni; dire che anche da un paese piccolino si può partire per arrivare a raggiungere obiettivi importanti. In questo progetto una parte fondamentale rivestono i più piccoli; Anna ha avuto questa bella idea di fare le convenzioni con le scuole per favorire la conoscenza del teatro. Con Gilda e Luca si conclude la prima parte del progetto, poi si aprirà la seconda, che non è inferiore alla prima, che è appannaggio delle compagnie locali. Anche questo ci fa comprendere come ci sia un fermento culturale. Siamo alla seconda stagione teatrale, faremo di tutto per fare una terza stagione, vogliamo attizzare il fuoco che sta crescendo. Che poi ci siano le polemiche, beh, ci sta tutto¸volendo fare un discorso più terra terra, personalmente ho raccolto centinaia di segnalazioni che si potassero gli alberi perché non si poteva passare più, perché avevano nascosto i piani delle case in Via Cristoforo Colombo; adesso ce li abbiamo potati sentiamo: “Ah, cerano i cardellini che nidificavano e li state ammazzando!”. Quindi le critiche ci stanno, chi amministra deve mettere nel conto che qualsiasi iniziativa si adotti può essere oggetto di critica e forse è un bene. Quando qualcuno mi dice che non è cambiato niente rispetto a prima, io ovviamente non sono d’accordo perché di una cosa sono sicuro, che prima non si parlava e adesso si parla, si ragiona, si scrive quello che si ritiene di scrivere nella massima libertà, ci mancherebbe altro. Stasera sono sicuro che sarà una bella serata, emozionante.”

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