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Affidato all’arch. Fornasari l’incarico di realizzare spazi museali al San Francesco e a Palazzo Galvagno

14 Gennaio 2014 Articoli per Il Gazzettino del Tirreno


Con Determinazione del Sindaco, datata 13 Gennaio 2012, e confermando le nostre ipotesi, il Sindaco Mauro Aquino ha designato l’architetto Fabio Fornasariquale professionista per la redazione di un Piano Generale relativo agli allestimenti e all’organizzazione di spazi museali all’interno dei Palazzi Comunali ex Convento San Francesco e Galvagno e per la redazione di un progetto pilota tipo “Museo Diffuso” volto alla valorizzazione del patrimonio culturale nel contesto urbano della Città di Patti.

Ci chiediamo, ancora una volta, che fine abbia fatto il Progetto Simonetti, una parte del quale affrontava diverse tematiche relative ai due Palazzi Comunali in questione.

Più specificamente, all’interno del Progetto curato dall’architetto Carlo Simonetti, nel settore denominato “AMBITO URBANO 4: Quartiere Piazza Cavour“, si può leggere: “L’Ambito è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici a carattere civile o religioso di rilevante valore storico culturale. Tra questi, oltre a quelli citati, spicca il complesso di S.Francesco, costituito da una chiesa e convento sottoposti a tutela ai sensi della L.1089/39. Fra gli edifici civili di notevole valore storico culturale, oltre al palazzo dell’Aquila, l’attuale Municipio anch’esso sottoposto a tutela ai sensi della legge 1089/39. Vanno notati inoltre, i palazzi Camilieri e Galvagno, quest’ultimo oggetto di restauro conservativo, sarà destinato ad Emeroteca ed Auditorium.”

Il Progetto Simonetti delineava per l’Ambito Urbano 4 degli scenari ben precisi, forniti di studi statistici e di rilevazioni in loco; ecco un sunto del prospetto per la zona di nostro interesse: Superficie Complessiva Mq 10.850; Altimetria 120 – 150 slm; Beni Storico Culturali presenti: ex Convento delle Clarisse ( oggi Hotel Sacra Famiglia ) e Chiesetta delle Clarisse – Complesso S. Francesco: Chiesa e Convento – Chiesa di S.Ippolito – Palazzo Galvagno ( Auditorium/Emeroteca ) – Municipio ( Palazzo dell’Aquila ) – Palazzo Camilieri.
Ci sorge a tal proposito un dubbio sulla destinazione d’uso del Palazzo Galvagno.

Ci chiediamo, inoltre, cosa pensino di queste decisioni gli esponenti del gruppo politico “Progetto Patti“, in particolare l’Assessore Nicola Molica e Pasquale Nastasi ( fra i membri dello staff del Sindaco ), fautori e sostenitori del “Progetto Simonetti”; i quali anche per problematiche legate a tale progetto si svincolarono in passato dalla precedente Amministrazione ( prima metà del secondo mandato Venuto ) e che, ancora, annunciando l’appoggio al Sindaco Mauro Aquino dichiravano:
“L’aver accettato la designazione di Nicola Molica ad assessore nasce dall’unica esigenza di poter dare concretamente, coerentemente e direttamente il contributo del Gruppo alla Città ed a Mauro Aquino che si candida ad amministrarla.
E per questo motivo abbiamo, pure, chiesto che il programma, in gran parte condivisibile e condiviso, venisse integrato con alcuni punti ulteriormente qualificanti che qui di seguito si riportano:
“Revisione del sistema tributi anche in applicazione della delibera del consiglio comunale approvata all’unanimità nel 2008, con la gestione in house del sistema di riscossione. Approvazione della TARSU. Istituzione delle Consulte (Associazioni – Frazioni). Integrazione dell’Ufficio per i Bandi Europei con un applicato ad hoc per il Centro Storico al fine di portare a compimento l’opera iniziata con il Progetto Simonetti. Apertura Sportello Informagiovani (Scuola, Università, Europa, Lavoro ed Impresa). Politiche giovanili indirizzate all’individuazione e/o creazione di spazi d’incontro per la cultura, la musica, la formazione, il teatro etc.”

Ricordiamo infine che il Progetto Simonetti prevedeva un “Processo Partecipato“. Nel capitolo denominato “Coinvolgimento degli attori locali: un Processo Partecipato” si può leggere: “E’ fondamentale che nell’elaborazione delle proposte progettuali per la Riqualificazione del Centro Storico di Patti si tenga conto delle istanze della popolazione locale, attraverso consultazioni con soggetti rappresentativi ed udienze pubbliche.
La definizione delle modalità e delle priorità di intervento saranno elaborate tenendo conto dei risultati raggiunti attraverso un processo che prevede la partecipazione di tutti i soggetti/attori pubblici e privati interessati.
Durante l’elaborazione del programma, dovrà quindi essere avviato un processo “partecipato” che consenta di raccogliere i punti di vista della popolazione locale che dovrà contribuire ad una valutazione integrata delle alternative progettuali, al fine di pervenire alla individuazione delle soluzioni considerate prioritarie e dotate del necessario consenso.”

Simonetti prevedeva inoltre “incontri preliminari con le Associazioni“, un “Forum Cittadino” presieduto dall’Assessore al Centro Storico organizzato in tre fasi: 1) Attività preliminari; 2) Attività Workshop Parte 1 ( Individuazioni criticità e Sviluppo degli Obiettivi ); 3) Attività Workshop 2 ( Sviluppo delle Visioni Comuni ).

Ci domandiamo quanti di questi punti verranno presi in considerazione dall’Attuale Amministrazione, dove sia finito l’architetto Simonetti, se sia stato contattato e quale sia il suo attuale pensiero a riguardo e, in ultimo, siamo curiosi di conoscere la posizione dell’Assessore al ramo, Nicola Molica, che finora è rimasto in silenzio.

Torneremo sicuramente a trattare l’argomento, con la speranza che vengano chiariti alcuni nostri dubbi e che si faccia luce su questi progetti.

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